E’ possibile richiedere un indennizzo ed eventualmente un risarcimento danni a causa degli effetti collaterali dei vaccini obbligatori o solo raccomandati (ad es. vaccino anticovid19)?
La risposta è si, sia individualmente che congiuntamente!
Infatti è possibile avanzare nei confronti dello Stato (Ministero della salute pubblica) una richiesta di indennizzo e/o risarcimento, in virtù della legge n° 210/1992 in tema di vaccini (legge censurata a più riprese da importanti sentenze della Corte Costituzionale, come la sent. n° 118/2020) e più di recente del d.l. n°4/2022 convertito nella legge n° 25/2022, che ha previsto e stanziato dei fondi in favore delle vittime dei vaccini.
Il primo caso di indennizzo da vaccino covid-19 (nel caso specifico era stata iniettata una dose di vaccino Astrazeneca) è avvenuto nel 2021, in favore dei parenti della vittima, un insegnante di sostegno di circa 30 anni, scomparsa prematuramente due giorni dopo la somministrazione del vaccino.
La consulenza del medico legale e dell’ematologo ha stabilito che “il decesso era ragionevolmente ascrivibile a effetti avversi della somministrazione del vaccino e che ad ucciderla era stata una rara forma di trombosi cerebrale, associata a piastrine basse, scatenata nelle giovani donne da vaccini basate su adenovirus”, proprio come Astrazeneca.
Ma a quanto ammonta l’indennizzo?
Gli eredi della vittima hanno ricevuto un indennizzo di oltre € 77.000; sicuramente pochi, vista l’entità del danno ma è comunque possibile chiedere cumulativamente il risarcimento del danno che supera di molto l’importo dell’indennizzo.
E quando si prescrive il diritto all’indennizzo e al risarcimento del danno da emotrasfusioni e vaccini?
Premesso che sul punto non c’è giurisprudenza consolidata, una recente sentenza della Cassazione ha fatto chiarezza sulla prescrizione dell’indennizzo, stabilendo che i termini di prescrizione sono di 3 anni e che decorrono dall’azionabilità in giudizio di detto diritto all’indennizzo.